Energia dal mare
Il ricorso ad energie rinnovabili, in sostituzione delle fonti fossili, è in continuo aumento ed è prevedibile che questo andamento possa strutturarsi in modo permanente anche in un ottica di lungo termine. In questa prospettiva stanno emergendo anche tentativi di sfruttamento delle energie rinnovabili dal mare (correnti, onde, maree, vento, gradienti termici o salini, ecc. ...). In particolare la ricerca scientifica e tecnologica è attualmente posta di fronte ad una grande sfida, quella di far emergere la tecnologia che diventerà dominante nello sfruttamento dell'energia del moto ondoso dei mari. Attualmente esistono migliaia di brevetti e decine di dispositivi già testati in full scale ma nessuno ha ancora raggiunto la fase di maturità tecnologica paragonabile, per esempio, a quella per lo sfruttamento del sole con pannelli fotovoltaici o del vento a terra con torri eoliche. Le potenzialità sono enormi, si pensi che l'energia media annua sotto forma di moto ondoso è pari al fabbisogno annuo mondiale. Le difficoltà per il suo sfruttamento sono di tipo scientifico, perchè potrebbero essere proposti nuovi principi ancora non esplorati e tecnologiche, perchè l'ambiente marino è un sistema estremamente dinamico e complesso che mette a dura prova la resistenza di qualsiasi dispositivo.Il LABIMA - laboratorio di ingegneria marittima (www.labima.unifi.it) è attivo da anni nella ricerca tecnologica per lo sviluppo di opere o dispositivi atte allo sfruttamento delle energie dei mari. È una delle infrastrutture di riferimento della EU, che hanno costituito la rete di laboratori denominata MARINET (oggi MARINET2, www.marinet2.eu), al quale possono accedere ricercatori EU e in quota parte anche degli altri paese del mondo, per sviluppare tecnologie ricevendo un supporto pubblico dai fondi H2020 finalizzato alle attività sperimentali.
Il progetto di tesi proposto si inserisce nelle attività condotte presso il LABIMA e prevede:
1) una prima introduzione al problema generale, le motivazioni dello studio e una definizione preliminare degli obiettivi.
2) una revisione dello stato delle ricerche scientifiche e tecnologiche
3) Una finalizzazione degli obiettivi e la descrizione dell'approccio metodologico attraverso il quale si mira a raggiungerli (probabilmente un approccio di fluidodinamica computazionale o modellazione sperimentale)
4) la descrizione delle attività e dei risultati ottenuti
6) la discussione dei risultati e le osservazioni conclusive.
La tesi è aperta a tutti gli studenti di UNIFI sia delle lauree che lauree magistrali. Inoltre, studenti delle lauree magistrali dei dipartimenti DICEA, DIEF e e FISICA possono partecipare ad un bando e il vincitore riceverà un supporto economico di 500 euro (scadenza 23 Febbraio 2018)
Il progetto è stato proposto e finanziato da un privato anonimo.
Referente: Lorenzo Cappietti (DICEA) e Franco Bagnoli (Fisica).